Tour della Sardegna: appunti di viaggio

Ecco il resoconto del nostro viaggio in Sardegna (svoltosi dal 29 Settembre al 3 Ottobre 2013), che ripercorre – giorno per giorno – un bellissimo tour.

Domenica 29 Settembre 2013: la partenza è stata un po’ faticosa a causa della levataccia che abbiamo dovuto fare, ma io credo che ne valesse la pena, perché così abbiamo potuto arrivare tranquillamente al porto di Livorno per l’imbarco sulla nave della “Corsica Ferries. La traversata, nonostante il mare avverso, è stata una “passeggiata”, soprattutto per la buona compagnia; e quindi, fra una chI soci del Circolo Auser Martinetti sul traghetto della Corsica Ferries in viaggio verso la Sardegnaiaccherata e qualche risata, dopo un buon pasto siamo arrivati a Golfo Aranci, dove siamo sbarcati e abbiamo incontrato la nostra guida, il professor Patatuche ci ha accompagnato durante tutto il nostro viaggio -.

Golfo Aranci si affaccia sul Golfo di Olbia, e anticamente si chiamava “gulfu di li ranci” (“golfo dei granchi”); dal pullmann abbiamo potuto ammirare le belle isole di Molara e Tavolara. Da Golfo Aranci fino ad Olbia si sussegue una costa bassa e regolare, caratterizzata da piccole insenature e spiagge di finissima sabbia bianca. Tra le peculiarità del paese, vi è l‘antico borgo dei pescatori, posto in riva al mare verso la fine dell’abitato, dove si trovano colorate casette e le pescherie, dove si può comprare, durante tutto l’arco dell’anno, del buon pesce fresco.
Abbiamo attraversato la Costa Dorata e avremmo dovuto visitare San Teodoro, ma, a causa della pioggia intensa, abbiamo preferito proseguire il nostro viaggio e a metà pomeriggio ci siamo fermati a Siniscola, importante centro delle Baronie settentrionali, ai piedi del monte Albo, del quale abbiamo potuto ammirare l’aspra natura. Sul Monte Albo abitano cinghiali, volpi e martore e vi nidificano l’aquila reale, il falco pellegrino, l’astore e la poiana. Variegata la vegetazione: ginepri, lentischi, olivastri e, salendo di quota, roverelle e aceri. Nonostante la vicinanza al mare, il territorio del comune di Siniscola può essere definito, dal punto di vista morfologico, prevalentemente collinare. Dopo la breve sosta a Siniscola abbiamo proseguito il nostro viaggio e siamo arrivati a Nuoro, dove abbiamo alloggiato all’Hotel Grillo.

Museo etnografico sardo, tour della Sardegna del Circolo Auser MartinettiLunedì 30 Settembre 2013: per fortuna ci siamo svegliati con il sole, che ci ha accompagnato durante tutto il tour. Nella mattinata siamo andati a visitare il Museo Etnografico Sardo, dove abbiamo potuto ammirare i bellissimi abiti tradizionali sardi e i gioielli antichi, le maschere carnevalesche della Barbagia (i Mamuthones e gli Issohadores di Mamoiada, i Boes e Merdules di Ottana, su Bundu di Orani), tappeti, pane e dolci.
A Nuoro avremmo dovuto visitare la casa natale della scrittrice Grazia Deledda, premio Nobel per la Letteratura nel 1926, ma purtroppo non abbiamo potuto, a causa di un congresso organizzato in loco. Abbiamo invece visitato la tomba della scrittrice che si trova nella Chiesa della Solitudine ai piedi del Monte Ortobene.
I soci del Circolo Auser Martinetti in viaggio attraverso un tour della SardegnaAbbiamo poi proseguito per Orgosolo, che sorge nel cuore della Barbagia del Supramonte. Alla fine dell’Ottocento, il nome di Orgosolo si diffuse in Europa per i numerosi episodi del cosiddetto banditismo. Il regista Vittorio De Seta, nel suo film “Banditi a Orgosolo” (1961), descrive la dura lotta contadina e pastorale per la difesa delle terre contro gli espropri da parte dello Stato. Caratteristica del paese sono i murales dipinti sulle facciate delle case e sulle rocce intorno al paese, con contenuti sociali, artistici e politici. Siamo poi ripartiti e ci siamo diretti verso il Supramonte, dove abbiamo pranzato a 1000 metri di altezza al Ristorante “Ai Monti del Gennargentu”; e credo che per tutti noi sia il posto dove abbiamo mangiato meglio perché abbiamo veramente gustato i piatti tipici dei pastori: i salumi stagionati locali, la ricotta e il pecorino accompagnati dal pane carasau cotto col forno a legna e dalle paneddas – specie di focaccia schiacciata rotonda e soffice, chiamata pane dei pastori -, seguito dai ravioli di formaggio e ricotta, e il porcetto cotto allo spiedo. Insomma, un pranzo da… leccarsi i baffi!

Circolo Auser Martinetti, tour della SardegnaDopo il pranzo e la doverosa pennichella, sul pullmann abbiamo proseguito per la piana di Cabu Abbas, nel Meilogu, al centro della quale si individua la mole compatta del nuraghe Santu Antine, detto anche nuraghe di Torralba. Il Santu Antine è un nuraghe del tipo trilobato, in cui la torre centrale, alta circa 17 metri, è rinforzata e protetta da un robusto bastione articolato su tre torri minori. Attorno ad esso, si estende un abitato di capanne circolari nuragiche, fra cui spicca la “capanna delle riunioni”, definita in questo modo per la presenza al suo interno di un sedile e di un focolare soprelevato realizzato in pietra calcarea.

 Basilica della Santissima Trinità di Saccargia, tour della Sardegna dei soci del Circolo Auser MarrtinettiAltra sosta interessantissima l’abbiamo fatta alla Basilica della Santissima Trinità di Saccargia, che è senz’altro la più nota e spettacolare fra le chiese medievali dell’isola. Il suo alto campanile affiora dalla campagna circostante e la bellezza della chiesa si manifesta con la spettacolare bicromia del paramento esterno, data dall’alternarsi di blocchi calcarei chiari e basaltici scuri.

Alla fine di una giornata così intensa siamo arrivati all’Hotel “Corte Rosada” a Porto Conte, un’incantevole hotel immerso nel verde a due passi dal mare.

Il mare di Alghero visto dai suoi bastioni - Tour della Sardegna del Circolo Auser MartinettiMartedì 1 Ottobre 2013: Nella mattinata abbiamo visitato Alghero, capitale della “Riviera del Corallo” (perché nelle acque della sua rada è presente la più grande quantità del prezioso corallo rosso della qualita più pregiata) che conserva intatte le tradizioni e la lingua della Catalogna, da cui è stata dominata per secoli. L’’influenza catalana è ancora oggi percepibile, non solo nell’architettura dei suoi edifici ma anche nella lingua locale e nei nomi delle strade del centro storico, che sono riportati in italiano e in catalano sui pannelli di maiolica, tipici spagnoli. Gli edifici principali della città sono quelli di difesa che circondano la città vecchia: il Bastione de Magellano e la Porta del Mar; ereditati dall’epoca spagnola. Noi abbiamo visitato la chiesa e il chiostro di S.Francesco e fatto una bella passeggiata sui bastioni.

Dopo la visita di Alghero, passando per Fertilia siamo arrivati, allo sperone roccioso di Capo Caccia, di sicuro una delle areee più interessanti della Sardegna dal punto di vista naturalistico, per la sua flora, per la sua fauna e perché ospita, nel distretto sottomarino, un gran numero di grotte sommerse di notevole interesse. Il nome del promontoro deriva probabilmente dalle abbondanti battute venatorie permesse dal gran numero di piccioni selvatici che lo abitavano. Sotto lo sperone di Capo Caccia si trova la “Grotta di Nettuno”, raggiungibile via mare o a piedi, dalla sommità dello stesso promontorio scendendo lungo l’Escala del Cabirol (“Scala del Capriolo”), una scalinata panoramica di 656 gradini.

I soci del Circolo Auser Martinetti in posa vicino alla Roccia dell'Elefante, in SardegnaNel pomeriggio siamo andati a Castelsardo, antico borgo medioevale molto suggestivo per la sua posizione panoramica e per le stradine del suo centro storico. Casterlsardo è dominata dal Castello dei Doria, che rappresenta il nucleo originale della città fortificata. Dopo una visitina a un negozio di souvenir siamo andati a vedere la “Roccia dell’elefante“, una roccia modellata dal vento che ha assunto la forma di un elefante.

Siamo poi risaliti sul pullmann, da dove abbiamo ammirato panorami spettacolari fra i quali Capo Testa, piccola penisola a pochi chilometri da Santa Teresa di Gallura che si affaccia sulle Bocche di Bonifacio ed è collegata alla terraferma da uno stretto istmo, lungo il quale si estendono due spiagge. A fine giornata siamo arrivati a Santa Teresa di Gallura dove abbiamo cenato e dormito all’Hotel Majore.

Auser Martinetti, tour della Sardegna: abbiamo incontrato anche Garibaldi, a Caprera!Mercoledì 2 Ottobre 2013: partiti da Santa Teresa di Gallura, siamo arrivati a Palau dove ci siamo imbarcati su un piccolo traghetto che ci ha portato all’Arcipelago della Maddalena, che si trova al largo della Costa Smeralda ed è’ costituito da 7 isole maggiori (La Maddalena, Caprera, Budelli, Santo Stefano, Santa Maria, Spargi, Razzoli) e da diversi isolotti minori, bagnati da un mare meraviglioso e trasparente. Tra le isole maggiori, Caprera è diventata famosa per aver ospitato Garibaldi durante il suo esilio. Noi abbiamo visitato la sua casa, che è diventata museo.
Come ci ha spiegato la nostra guida, le numerose spiagge e calette dell’Arcipelago sono note per la loro limpidezza e molto apprezzate dai turisti, sia italiani che stranieri. Cala Corsara è considerata una delle più belle: si trova nell’Isola di Spargi ed è caratterizzata da una spiaggia bianca finissima e da un mare cristallino. La “Spiaggia Rosa”, nell’isola di Budelli, è senz’altro la più affascinante: prende nome dal caratteristico colore rosa della sabbia, dovuto allo sbriciolamento dei gusci di piccoli animali marini.

Verso la Costa Smeralda, tour del Circolo Auser MartinettiNel pomeriggio, dopo una sosta per il pranzo, ci siamo diretti verso la Costa Smeralda e abbiamo fatto due tappe: a Porto Rotondo e a Porto Cervo. Dopo una passeggiata in questi posti da “ricchi” che, a dire la verità non sono piaciuti a nessuno, siamo andati nuovamente a Golfo Aranci dove è finito il nostro tour e dove ci siamo imbarcati sul traghetto “Corsica Victoria” dove, dopo esserci sistemati nelle nostre cabine e aver cenato, abbiamo passato una piacevolissima serata.

Giovedì 3 Ottobre 2013: arrivo in mattinata a Livorno, dove il nostro viaggio praticamente sarebbe finito ma, grazie all’agenzia organizzatrice, siamo andati a visitare il Santuario della “Madonna di Montenero”. Montenero, collocato su una collina che domina il mare e il porto di Livorno, è tra i luoghi della Toscana di maggior fama dovuta particolarmente al suo celebre Santuario dedicato alla Madonna delle Grazie. Infine, dopo questa tappa extra, purtroppo… siamo rientrati a casa!

il Bastione de Magellano e la Porta del MarCastelsardoimg class=”alignleft size-medium wp-image-403″ src=”https://www.ausermartinetti.it/wp-content/uploads/1382314_10201427637325025_1722454158_n-300×225.jpg” alt=”Auser Martinetti, tour della Sardegna: abbiamo incontrato anche Garibaldi, a Caprera!” width=”300″ height=”225″ /

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